Perché le università olandesi hanno più sedi distaccate rispetto all'Italia
Negli ultimi anni, il fenomeno delle sedi universitarie all’estero ha assunto un ruolo centrale nella strategia di internazionalizzazione degli atenei. Mentre l’Italia stenta a consolidare una presenza stabile oltre i confini nazionali, l’Olanda emerge come un caso di studio per la sua capacità di espandere la propria offerta educativa a livello globale. Ma cosa spiega questa differenza?
1. Una cultura dell’internazionalizzazione radicata
Le università olandesi hanno fatto dell’internazionalizzazione un pilastro della loro identità. Dal sistema Bologna all’offerta di corsi in inglese, l’Olanda ha costruito un modello che attira studenti da tutto il mondo. Questo approccio non si limita all’istruzione: le sedi distaccate in Asia, Africa e Medio Oriente sono strumenti per consolidare partenariati industriali e accademici, creando un network globale che favorisce la mobilità degli studenti e la collaborazione tra ricercatori.
Esempio concreto:
| Paese | Numero di sedi estere | Focalizzazione | |
|---|---|---|---|
| Olanda | +50 sedi in 20 paesi | Ricerca applicata, partenariati industriali | |
| Italia | <10 sedi | Principalmente in aree linguistiche italiane (Argentina, Brasile) |
2. Un approccio pragmatico all’educazione
Le università olandesi privilegiano l’apprendimento basato su progetti e la collaborazione con il mondo del lavoro. Questo modello si traduce in sedi estere che non sono semplici succursali, ma hub di innovazione integrati con le economie locali. Ad esempio, la Delft University of Technology ha una sede in Qatar dedicata alla ricerca energetica, con finanziamenti diretti da aziende del settore.
3. Politiche governative e finanziamenti mirati
Il governo olandese sostiene attivamente l’espansione internazionale delle università attraverso:
- Fondi specifici per la creazione di sedi estere.
- Partenariati pubblico-privati che riducono i rischi economici.
- Semplificazione burocratica per l’apertura di nuove strutture.
Al contrario, in Italia, l’internazionalizzazione rimane spesso un’iniziativa isolata, con pochi atenei in grado di sostenere costi e complessità amministrative.
4. Ostacoli italiani vs. strategia olandese
Perché l’Italia non riesce a competere?
- Logistica: Mancanza di accordi con enti per il diritto allo studio per garantire alloggi e servizi agli studenti internazionali.
- Priorità: L’internazionalizzazione non è ancora una priorità sistemica, con pochi atenei che investono in sedi estere.
- Cultura accademica: Un approccio più tradizionale all’insegnamento, meno orientato all’innovazione applicata.
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